La Corte costituzionale, con la sentenza n. 10 del 2024, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18 della legge sull’ordinamento penitenziario, nella parte in cui non prevede che la persona detenuta possa essere ammessa a svolgere i colloqui con il coniuge, la parte
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La Corte costituzionale (sentenza n. 4 del 2024, redattore Marco D’Alberti) ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 51, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, che era intervenuto, in via retroattiva, per escludere l’operatività di maggiorazioni alla retribuzione individuale di anzianità
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La Corte costituzionale ha accolto il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal Senato contro la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, il Giudice per le indagini preliminari e il Giudice dell’udienza preliminare del medesimo Tribunale, in relazione
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Non può essere cominciato o proseguito un processo penale a carico di una persona che sia già stata sanzionata in via amministrativa per la medesima violazione dei diritti d’autore. Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza n.149, depositata oggi (redattore
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La sentenza 420/1994 (e le altre) sul pluralismo informativo è il podcast firmato dal giudice costituzionale Augusto Barbera, per la serie Sentenze che ci hanno cambiato la vita. Il podcast è disponibile da oggi sul sito della Consulta, nella pagina della Libreria
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Continua Sentenze che ci hanno cambiato la vita: un racconto con le voci dei giudici costituzionali su alcune decisioni della Corte che, dal 1956 al 2022, hanno inciso profondamente nella vita delle persone e delle istituzioni, tappe di un cammino di crescita
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Le misure che hanno inciso, riducendoli, i vitalizi regionali trentini in corso di erogazione, diretti e di reversibilità (riduzione del 20%, limite al cumulo con il vitalizio parlamentare, contributo di solidarietà), non ledono il principio del legittimo affidamento in quanto, da un lato, trovano una ragionevole giustificazione nelle esigenze di contenimento della spesa, di sobrietà ed equità, già presenti nella legislazione dello Stato e da essa promosse; dall’altro lato, non trasmodano in un regolamento irrazionale, lesivo del principio evocato.
Come già avviene nelle Corti europee e anglosassoni, anche le udienze della nostra Corte costituzionale saranno segnate più dal dialogo (anche serrato) fra giudici e avvocati che non dal (solo) ascolto reciproco di relazioni già scritte.